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Cosa fare quando si riceve un ricorso amministrativo

IL PROCESSO
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Ti hanno notificato un ricorso amministrativo e non sai cosa fare? Ti informiamo che, da questo momento, sei a tutti gli effetti un controinteressato. Ecco un breve vademecum.

 

Nel processo amministrativo (davanti al Tar, Consiglio di Stato e al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia) è controinteressato colui che trae un vantaggio dal provvedimento oggetto del ricorso e che, conseguentemente, ha un interesse di natura contraria rispetto a quello del ricorrente principale.

La maggior parte dei ricorsi amministrativi prevede la notificazione del ricorso, a pena di inammissibilità, ad almeno un controinteressato. Il Giudice amministrativo può disporre l’integrazione del contraddittorio qualora rilevi la presenza di ulteriori controinteressati.

Facciamo un esempio.

Tizio vuole impugnare dinnanzi al Giudice amministrativo la graduatoria di un concorso a cui ha partecipato, in quanto rivendica un punteggio maggiore, pertanto, dovrà notificare il ricorso anche ad almeno un controinteressato. Tizio, infatti, ha ottenuto un punteggio di 54, occupando la posizione n. 20 in graduatoria, ma sostiene che avrebbe dovuto ottenere punteggio maggiore pari a 60 punti, che lo porterebbe alla posizione n. 15. La sua pretesa lede l’interesse di chi si trova in posizione migliore della sua e che si vedrebbe “scavalcato”, se il ricorso venisse accolto (candidati classificatisi dalla posizione n. 15 alla 19). I candidati, che si trovano pregiudicati dal ricorso, dopo aver ricevuto la notifica del medesimo, hanno diritto a costituirsi in giudizio per mezzo di un avvocato e contrastare giuridicamente le pretese del ricorrente.

Se, in quanto controinteressato, hai ricevuto un ricorso - per mezzo dell’ufficiale giudiziario, con raccomandata giudiziaria o via PEC - puoi decidere di non fare nulla oppure costituirti in giudizio con un avvocato e difenderti sostenendo l’infondatezza del ricorso.

Sebbene qualunque avvocato possa agire in giudizio davanti al Giudice amministrativo, non tutti gli avvocati accettano incarichi in materia di diritto amministrativo, questo perché si tratta di un diritto molto settoriale.
Pertanto, ricevuto un ricorso, è consigliato contattare il proprio legale con la massima rapidità e verificare la sua disponibilità ad assumere l’incarico. Quasi sempre, in caso di urgenza, il ricorrente chiede infatti la misura cautelare, la quale verrà trattata dal Giudice amministrativo in termini molto brevi (prima udienza decorsi venti giorni dalla ricezione del ricorso da parte dei destinatari).

Perché un controinteressato dovrebbe costituirsi in giudizio, affrontando spese economiche?
Si tratta di una decisione soggettiva, collegata alle conseguenze che si avrebbero in caso di accoglimento del ricorso.

In alcuni casi, il pregiudizio subito dal controinteressato è minimo, in altri è massimo.
Si può avere, per esempio, il caso di un candidato che impugni la graduatoria per l’assunzione di funzionari amministrativi, rivendicando il diritto ad un maggior punteggio. All’accoglimento del ricorso, se i posti messi in palio sono tanti, il pregiudizio del controinteressato sarà minimo, in quanto quest’ultimo perderebbe solo una posizione. Ciò è quello che capita nei concorsi per le graduatorie dei docenti, in cui raramente i controinteressati si costituiscono.

Diversa è la situazione quando il controinteressato è l’ultimo dei vincitori (o l’unico) e l’accoglimento del ricorso comporterebbe la sua totale estromissione. In questo caso, il pregiudizio sarà notevole e, dunque, il controinteressato farebbe bene a rivolgersi immediatamente al suo legale di fiducia, per contrastare il ricorso (se il medesimo è infondato).

A volte vi sono casi in cui il ricorso è assolutamente fondato (l’Amministrazione ha commesso errori evidenti e, malgrado le istanze stragiudiziali del ricorrente, non intende ammetterlo, preferendo affrontare una sicura sconfitta in tribunale).

In questi casi, per quanto il “bene della vita” sia importante, dinnanzi a tesi giuridiche ineccepibili, il controinteressato potrebbe strategicamente decidere di non intervenire (risparmiando in questo modo le spese del proprio avvocato). Infatti, la mancata costituzione del controinteressato non significa in alcun modo accettazione delle tesi di controparte.

C’è un caso in cui l’intervento in giudizio del controinteressato è invece un must, ossia quando il controinteressato può apportare un valore aggiunto alla controversia alla luce della particolare complessità della situazione, del possesso di particolari documenti, o di altre situazioni specifiche (a conoscenza del controinteressato e non dell'Amministrazione).

In genere questo avviene in materia di appalti pubblici, laddove non di rado il controinteressato che si è aggiudicato l’appalto non si limita a difendersi ma, a sua volta, presenta un ricorso incidentale, volto ad escludere l’avversario.

Occorre poi considerare che, per quanto possa sembrare strano, non sempre le Amministrazioni si costituiscono in giudizio in maniera efficace. A volte non si costituiscono affatto (un piccolo comune, privo di ufficio legale, potrebbe decidere di non incaricare un avvocato e non costituirsi in giudizio, specialmente se dall’accoglimento del ricorso non deriverebbero nuovi oneri economici per l'Amministrazione stessa).

Più in generale, piegate da un numero elevatissimo di ricorsi, alcune Pubbliche Amministrazioni si difendono con memorie di mero stile.
Se è pur vero che il Giudice amministrativo, in caso di dubbio, può sempre rivolgersi alla Pubblica Amministrazione contumace (non costituitasi in giudizio), chiedendo “documentati chiarimenti” su fatti oggetti della causa, è anche vero che tale potere non viene utilizzato dai Giudici nella stessa maniera e, soprattutto, per quanto possa sembrare strano, alcune Amministrazioni, pur se interpellate dal Giudice, continuano a rimanere silenti.

Il silenzio dell’Amministrazione può essere valutato dal Giudice ai sensi dell’articolo 116, comma 2, c.p.c., ossia il Giudice può desumere argomenti di prova dal comportamento delle parti, arrivando a ritenere provati i fatti sostenuti dal ricorrente.

La conseguenza di tutto ciò è quella che, in presenza di un ricorso che appare fondato (pur non essendolo) e di un Amministrazione che non si difende attivamente (o che non si difende per nulla), il ricorso potrebbe essere accolto, con grave pregiudizio per il controinteressato.

Citando un noto brocardo latino vigilantibus non dormientibus iura succurrunt (il diritto viene in soccorso di coloro che restano vigili). 

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